Nozioni sulla durezza
Teoria della prova di durezza
torna al riepilogoIl metodo Brinell offre i seguenti vantaggi:
- Con il metodo Brinell si possono testare anche materiali non omogenei (ad es. pezzi fusi), poiché la sfera grande colpisce molti cristalli (diversi costituenti strutturali del materiale) e traccia un valore medio meccanico.
- Si può scegliere tra numerose forze di prova e diametri della sfera per le applicazioni più diverse.
- Le impronte grandi a confronto sono più facili da misurare rispetto alle impronte Vickers piuttosto piccole.
- La superficie del campione può essere ruvida.
Il metodo Brinell presenta i seguenti svantaggi:
- la qualità superficiale del campione deve essere buona, perché l'impronta viene misurata con un metodo ottico. Il punto di prova deve essere preparato.
- Elevato rischio di deformazione del materiale da testare in prove nel range macro con carico di prova elevato (ad es. HBW 10/3.000) e quindi pericolo di errori di misura per la formazione di pareti. Per questo è importante illuminare bene l'impronta per poterla analizzare correttamente (con l'aiuto di una luce ad anello).
- Limite di applicazione del metodo con materiali molto duri e allo stesso tempo campioni sottili (vedi "Spessore minimo del campione per Brinell").
- Il metodo è lento (rispetto a quello Rockwell). Il ciclo di prova dura tra 30 e 60 secondi, tempo che non comprende quello di preparazione del campione.